Arriva l’eco-cremazione, proposta per trasformare il corpo in compost
Pompe funebri ‘ecologiche’, con proposte alternative di inumazione, come la possibilità di trasformare il corpo in compost. Due imprenditrici, l’americana Katrina Spade e la svedese Susanne Wiigh-Masak, ecologiste convinte, hanno lavorato, separatamente, a progetti per rendere più ‘verde’ anche l’ultimo viaggio. In fase più avanzata la ricerca svedese della biologa Wiigh-Masak che, come racconta il quotidiano francese ‘Le Figaro’, propone, con la sua società ‘Promessa’, di congelare il corpo nell’azoto liquido a -196°C, per poi passare ad una fase in cui viene frantumato in piccole particelle, poi essiccate, filtrate e seppellite sotto un sottile strato di terra, dove si decomporrà rapidamente. Una modalità studiata per conciliare il rispetto del defunto con l’obiettivo di ‘nutrire la terra’. Più diretto in metodo, ancora in fase di ideazione, dell’americana Katrina Spade che, con il suo progetto, Urban Death, punta a ottimizzare la normale tecnica di decomposizione della materi organica per la produzione di terriccio arricchito. Ma ci sono diversi problemi di natura tecnico-biologica da risolvere. Dal punto di vista logistico Katrina Spade ha immaginato un edificio che, oltre ad ospitare in un luogo appartato la trasformazione del corpo, prevede spazi per permettere a pazienti e amici il raccoglimento per il lutto.