Spiagge sparite, serve un piano Marshall per salvare la stagione del litorale laziale
Ci eravamo distratti, tra buche, voragini, alberi che cadono come piovesse. Ci sono state anche le elezioni, a farci concentrare su altro. Ma ora con uno sguardo al calendario e l’idea che sia già Pasqua pensiamo alle vacanze e ci accorgiamo improvvisamente che il litorale laziale, da Fregene a Sabaudia per interderci, è a un passo dal collasso. Un fatto epocale, non eravamo mai arrivati a questo punto. Spiaggia addio, le mareggiate, l’erosione continua ha ridotto la nostra idea di estate ai minimi termini. Praticamente un incubo. A Fregene e dintorni l’acqua ha raggiunto le cabine delle strutture balneari, ora minaccia i bar e i ristoranti, il sindaco Montino allarga le braccia. Tutta colpa solo del maltempo? La situazione è grave, scendendo lungo il litorale, ma è drammatica a Sabaudia e al Circeo. Forti mareggiate, spiaggia sparita, strutture a rischio. Non si poteva fare qualcosa per tempo? E la seconda, imbarazzante domanda. E adesso cosa facciamo? L’operazione salviamo il salvabile non è ancora cominciata, gli amministratori locali non sanno che pesci pigliare e soprattutto manca la regia. Che deve venire dalla Regione. La quale, ovviamente, ha altro da pensare in questo momento, ed è stata fortemente distratta nei mesi scorsi. Un piano Marshall per il litorale laziale è ancora possibile per salvare la stagione estiva?